Dal Vangelo secondo Luca
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
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Quello che viene descritto nel Vangelo, quello che Gesù dice nella sinagoga di Nazareth appare come un sogno. Isaia annuncia il ritorno del popolo di Israele dall’Esilio di babilonia, è un brano che proclama liberazione, salvezza, gioia. Chi non vorrebbe sentire, in modo particolare di questi tempi, un annuncio lieto e non sempre annunci che spaventano, che rendono schiavi sempre di più gli uomini della paura e anche di regole che vanno a ledere i diritti e le libertà personali.
Tutti vorremmo la liberazione dei prigionieri che i ciechi riacquistassero la vista, anche quelli che pur credendo di vedere in realtà non vedono, che tutti coloro che sono oppressi e calpestati fossero liberati e avere un tempo di pace, di fraternità, di giustizia, di amore. Continue reading