XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) …Ne inviò 72

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

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72 discepoli mandati. Ma perché proprio 72 o non 75 o non 80?
Perché quello era, secondo la concezione storica del tempo il numero dei popoli della terra. Certamente comprendiamo che è un numero simbolico, come lo sono tanti altri nella Bibbia, ma se quello è il numero dei popoli ci dice che nessun battezzato è esente dall’ annunciare il Vangelo, mettendosi in cammino lungo le strade del tempo, della storia. Di una storia concreta fatta di tante contraddizioni, di tante falsità che vengono propagandate anche oggi, ma anche di tanto dolore e sofferenza, di dubbi, di incertezze, di inquietudini e di paure, come quella che stiamo vivendo.

Vi è però qualcosa, a me sembra, che anche tanti cristiani, debbono maturare che vi è una forza, per noi che siamo deboli, fragili, incoerenti che è la forza stessa di quello che dobbiamo annunciare: è la forza stessa del Vangelo.
Quando noi al termine della lettura del Vangelo al termine della Liturgia della Parola diciamo: “Parola del Signore”, lo è veramente, non sono parole nostre o del personaggio emergente di turno che appartenga al mondo della politica, dello spettacolo, dell’economia, ma di Qualcuno che è più grande di tutti loro. Quando battezzo i bimbi io dico ai loro genitori, al padrino e alla madrina che da quel momento loro sono figli di Dio, e lo sono realmente, e che non vi è un titolo più grande e bello di questo, non lo ha il presidente degli Stati Uniti, non lo ha quello della Russia, né nessuno di quelli che si occupano di economia con tutti i dubbi che mi vengono se fanno davvero il bene della gente. Continue reading

XIII DOMENICA ORDINARIO : Seguire…

Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”


“Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”.
Gesù va a Gerusalemme per portare a compimento la missione che il Padre gli ha affidato, senza tentennamenti, senza incertezze, anche se sa quello che lo attende.

Mi veniva da pensare, al contrario quanti tentennamenti, quanti se e ma abbiamo così spesso noi cristiani nel porci in cammino dietro al Signore, che ci chiama e ci manda per preparagli la strada. Se anche noi abbiamo la stessa risolutezza nell’ annuncio del Vangelo, nell’ indicare Gesù come colui che viene a liberare l’uomo. Il mese di giugno ad esempio è il mese dedicato al Sacro cuore, ma in tante città questo mese è dedicato al gay pride, cioè all’ orgoglio omosessuale, che non corrisponde alla visione cristiana della sessualità e che dà un pessimo messaggio ai nostri ragazzi e giovani. In America vi sono manifestazioni perché si è sancito che l’aborto non è un diritto, ma come può essere un diritto la soppressione di una vita? Cosa fanno i cristiani di fronte a queste realtà? Certo non invochiamo un fuoco dal cielo come Giacomo e Giovanni, ma affermare che non è secondo quello che dice la Bibbia si può! Continue reading

Corpus Domini 2022 – mistero e realtà

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

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Oggi celebriamo la presenza del Signore nell’ Eucaristia, nel segno del pane e del vino che non sono più tali sulle parole stesse di Gesù.
Mistero di una presenza diversa da quella che noi possiamo sperimentare nella nostra esperienza umana e terrena. Vorrei richiamare qui l’immagine di due innamorati. Due innamorati che cercano di vedersi, di incontrarsi più che possono, in tanti e diversi modi. Adesso che abbiamo questi strumenti, i social, attraverso le immagini. Due innamorati appena possano si cercano e uno sogna l’altro. Comunicano anche attraverso i silenzi, che non sono tali, ma che dicono più di tante parole.
Così il Signore, che parla con noi, ci rassicura, ci dice: “guarda che io ci sono, sto con te”. E lo dice ancora una volta in questa solennità. È una presenza silenziosa, che noi cristiani a volte facciamo fatica a comprendere. Si avverte in certe espressioni come: “Prendere Messa” … “Quelli che vanno a Messa sono poi peggiori degli altri” Ecc. Continue reading

Silvana De Mari. Ippocrate non Abita più Qui. Decomposizione della Medicina. 16 Giugno 2022 Pubblicato da Marco Tosatti

Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, mi sembra opportuno potate all’attenzione di chi non l’avesse già letto questo articolo che testimonia una volta di più dello sfacelo morale e professione della maggioranza della categoria dei medici. E della complicità dei politici – immaginiamo non gratuita…- che hanno condotto questa danza disgusto. Buona lettura e indignazione.

Nel marzo 2020 il professor Cavanna, vestito da astronauta, ha visitato e guarito 300 persone malate di Covid, applicando un protocollo logico creato grazie all’esperienza maturata nell’epidemia di SARS, molto simile per agente patogeno, e a intuizioni dettate dai risultati autoptici. Su 300 pazienti guariti ci sono state solo sei ospedalizzazioni, nessuno in rianimazione e nessun decesso.

Noi abbiamo applicato il protocollo di Cavanna? No. Abbiamo applicato il protocollo di Speranza che consigliava di somministrare paracetamolo che deprime il sistema immunitario e peggiora la situazione e di non dare un accidente di niente fino a quando la saturazione non avvertiva che c’era già un danno polmonare.

Il protocollo di Speranza sconsigliava in quanto inutili le vitamine e in particolare la D che, come ha dimostrato il professor Elia, diminuiscono la mortalità dell’80%. Tutte le volte che ho nominato il vero protocollo di cura, oppure ho solo accennato a uno dei suoi componenti, per esempio l’idrossiclorochina, la ma pagina Facebook è stata chiusa per un mese.

Nel suo incredibile libro “Così guariremo”, immediatamente ritirato dal commercio, il ministro Roberto Speranza ha candidamente confessato di aver usato il denaro pubblico perché i media e i social si uniformassero alla sorprendente idea che tachipirina e vigile attesa siano per una polmonite interstiziale una buona cura, un’ottima cura, l’unica accettabile, quella che deve essere imposta mediante un protocollo che la legge Gelli rende vincolante.

La legge Gelli è uno dei doni del DDL Lorenzin, che ha reso ufficialmente l’Italia il laboratorio vaccinale dell’OMS e ha trasformato gli Ordini dei Medici nel braccio armato del Ministero della Salute e non più in ordini preposti alla difesa dei medici e dei pazienti. La legge Gelli è una legge che deresponsabilizza i medici che ubbidiscono e incrimina gli altri.

Il dottor Andrea Stramezzi ha curato e guarito più di 6000 persone, molte di persona senza timore del contagio, molti in telemedicina. Ha segnalato le linee terapeutiche anche all’estero, e ha seguito pazienti anche all’estero. Il senatore Malan ha calcolato che se tutti i medici avessero fatto quanto ha fatto il dottor Stramezzi, i morti da covid sarebbero stati in totale 11000. Il dottor Stramezzi è sospeso dal cosiddetto Ordine dei medici per un anno. Ippocrate.org ha curato 60000 pazienti. Il suo protocollo è stato ed è applicato anche all’estero, salvando decine di migliaia di vite. Ippocrate è costantemente sotto attacco. Continue reading

SS Trinità anno C

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore
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• Molti dicono di credere in Dio, ma in quale Dio credono?

I musulmani credono in un Dio unico, ma che non lascia all’uomo, che deve essere sottomesso, il libero arbitrio, per cui, alla fine l’uomo non è libero e se non accetta questa realtà è un infedele.

Gli ebrei credono anche loro in unico Dio, ma è il Dio che si rivela solo nell’Antico testamento, pur con tutta la sua grandezza, per cui manca la rivelazione che ci è venuta a portare Gesù e per cui Gesù è solamente un profeta.

Per chi ama le filosofie orientali, con quello che ne consegue e che noi non comprendiamo con la nostra mentalità occidentale anche in tante loro espressioni, non ultima quella del diffusissimo Yoga. La parola yoga significa unione, ed è generalmente interpretata come l’unione con Dio, con l’assoluto, l’integrazione tra corpo, spirito e anima, ma il significato letterale è “unione tramite soggiogamento”, in quanto la radice sanscrita yug indica il “soggiogare”, per cui viene anche interpretato come l’unione dovuta allo spirito che soggioga la materia, ovvero il corpo, la manifestazione materiale. Cosa che non avviene nella visione cristiana in cui la nostra dimensione corporale viene valorizzata. Basti pensare all’ incarnazione.

Ma stiamo sulla Parola e cerchiamo di dare la risposta cristiana alla domanda: ”Qual’è il Dio in cui crediamo?” Non è una domanda superflua soprattutto in questa festa della SS. Trinità, perché sembra che tanti cristiani non l’abbiano chiara e non credano proprio , nel Dio che Gesù ci è venuto a fare conoscere, pensando a un Dio un po’ antipatico, vendicativo pronto sempre a punire coloro che sbagliano e non il Dio che ama, che perdona e che è misericordia. Ma che è soprattutto amore come afferma l’apostolo Giovanni.
È forse questa la più alta definizione di Dio nel Nuovo Testamento. Non si tratta di una definizione astratta, filo­sofica, ma di una sintesi della manifestazione che Dio ha dato di sé nella storia della salvezza, e in particolare nel dono del suo Figlio unigenito Continue reading

DOMENICA DI PENTECOSTE – MESSA DEL GIORNO (ANNO C)

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore
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Festa di Pentecoste. “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti…”
Oggi però sembra che i comandamenti siano stati un po’ dimenticati, anche con quello che viene spacciato come acquisizione di diritti, che non di rado vanno contro la legge naturale, e così si dimentica anche Dio.
Solzenicyn, rinchiuso nei lager sovietici ha scritto: “Abbiamo dimenticato Dio: questo è il vero male; il resto è solo una conseguenza”.
Ma questo accade anche a numerosi cristiani che non riescono a testimoniare amore, serenità, fervore nella loro vita.
E perché? Perché hanno dimenticato lo Spirito Santo. Questo significa però non credere alle parole di Gesù che abbiamo udito o letto nel Vangelo.
In questa festa di Pentecoste vediamo allora di ritornare a queste parole e alla luce di queste parole invocare il dono dello Spirito per leggere la situazione della Chiesa e del mondo.
Se lo facciamo credo che la prima parola che viene in mente sia amore/comunione.
Oggi nella nostra storia attuale, anche dentro le nostre comunità cristiane la comunione non è scontata.

“Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio”.

Leggiamo nella prima lettura tratta dagli Atti degli apostoli. Oggi però il mondo sembra il mondo della disunione, la gente sembra non solo non parlare lo stesso linguaggio, ma anche non comprendersi più, esattamente come ai tempi della torre di Babele al cap. 11 della Genesi, letto ieri sera nella messa vespertina della Vigilia. Possiamo constatarlo tutti i giorni dalle notizie che ci vengono fornite dai media, dalle dichiarazioni dei vari politici fino a scendere ai luoghi di lavoro e spesso anche all’interno delle stesse famiglie. Questo accade perché non ci lasciamo guidare dallo Spirito santo che parla il linguaggio della comunione costruita sull’amore come ci ha insegnato Gesù, un’amore che non giustifica l’ingiustizia ma che distingue l’errore dall’errante.

Con il dono dello Spirito la Chiesa e i cristiani hanno il dovere di testimoniare con la loro vita la novità portata dalla Pasqua di Gesù guidati dallo Spirito che ci può dare forza e coraggio quando questo diventa difficile.

Nell’ ebraismo la festa di Pentecoste era una festa agricola, quella della mietitura, poi divenne la festa in cui veniva rinnovata l’allenza fra Dio e il suo popolo fatta al Sinai, per noi vuol dire la nuova alleanza nel dono dello Spirito che viene nel cuore di ogni credente.
Accogliere questo dono significa non avere paura di dare la nostra testimonianza di credenti, allora usciamo anche dal “cenacolo” che chiudeva gli apostoli paurosi, ma che dopo il dono dello Spirito non hanno paura ad annunciare il risorto e andiamo per le strade del mondo ad annunciare la lieta notizia!

Deo gratias, qydiacdon

23 Maggio 2021: Solennità di Pentecoste. Festa e Preghiera. Vieni Santo  Spirito!

 

 

Preghiera della Visitazione ( 31 Maggio) dagli scritti del beato fr. Charles di Gesù (de Foucauld)

Maria, Madre sollecita nella Visitazione,
insegnaci l’ascolto della Parola,
un ascolto che ci fa sussultare e, in fretta,
ci fa dirigere verso tutte le situazioni di povertà
dove è necessaria la presenza del Figlio tuo.
Insegnaci a portare Gesù,
silenziosamente e umilmente, come hai fatto Tu!
Le nostre fraternità (famiglie) siano in mezzo
a coloro che non lo conoscono
per diffondere il Suo Vangelo
testimoniandolo non con le parole ma con la vita;
non annunciandolo ma vivendolo!
Insegnaci a viaggiare semplicemente
come hai fatto Tu,
con lo sguardo sempre fisso su Gesù
presente nel grembo tuo:
contemplandolo, adorandolo e imitandolo.
Maria, donna del Magnificat,
insegnaci ad essere fedeli alla nostra missione:
portare Gesù alla gente!
O Madre diletta, è la tua stessa missione,
la prima che Gesù ti ha affidato
e che ti sei degnata di condividere con noi.
Soccorrici e intercedi per noi affinché facciamo
quello che facesti tu nella casa di Zaccaria:
glorificare Dio e santificare le persone in Gesù,
grazie a Lui e per Lui! Amen!

Visitazione della Beata Vergine Maria

 

 

Preghiera in preparazione alla Pentecoste

23 Maggio 2021: Solennità di Pentecoste. Festa e Preghiera. Vieni Santo  Spirito!

Con il santo Crisma hai unto, Signore, la mia fronte
nel grande giorno del mio Battesimo e della mia Cresima.

In quel gesto c’era il segno visibile
Che il tuo Santo Spirito era già in me disceso
Ed io ero venuto il suo tempio.

Fa’ che ogni giorno
Vive e rinnovi questa presenza del tuo santo Amore in me
Così che possa seguire il tuo insegnamento.

Se un bambino non segue l’insegnamento della madre
E non obbedisce a lei
Non ama sul serio sua madre.
Così sono io se non osservo la tua legge,
se non seguo la tua parola,
se non resto sempre in comunione con te.

Fa’, o Signore, che non contristi mai il tuo Santo Spirito
Allontanandomi dai tuoi comandamenti.
Amen