La festa dell’ Assunzione della B.V. Maria ci invita alla contemplazione del cielo, cioè del mistero stesso di Dio e del suo piano di salvezza per l’ umanità.
La prima lettura ci descrive una grande lotta fra la donna, un cui è facile vedere subito Maria, nuova Arca dell’ alleanza, che porta il Cristo, e il drago!
Questi altri non è che il serpente tentatore della Genesi, il maligno. Esso cerca di togliere agli uomini ogni punto di riferimento – sono le stelle strappate dal cielo-, ma non può farlo se non parzialmente. Con violenza si scatena, sconvolge la terra, vuole sovvertire l’ ordine di Dio creatore e REDENTORE, VOLENDO PORRE IN ESSERE UNA “NUOVA CREAZIONE” CONTRO DIO, ma nulla può contro la donna e il “ Figlio maschio”.
Se in quella donna è facile vedere Maria, quella donna è anche l’ immagine della Chiesa a cui è affidata la missione di generare continuamente Cristo, tramite i Sacramenti e l’ annunzio della Parola e la testimonianza della Carità. Quella Chiesa chiamata a rispecchiarsi continuamente in Maria, quella Chiesa generatrice e portatrice di Gesù nella storia.
Oggi, in questo tempo, la lotta è aperta. Il grande tentatore continua a scatenarsi e ad infierire contro la Chiesa e i suoi figli: i cristiani, con violenza. Quanti cristiani stanno pagando di persona la propria fedeltà a Gesù e all’ evangelo, ma quanti, anche vivono una fede tiepida, con la paura di compromettersi per la verità annunciata da Gesù, l’ unica che può rispondere a quella sete che si nasconde dentro il cuore di ciascuno di noi, se solo ci fermiamo a riflettere sulla vita, sulla morte, sul nostro destino!
Oggi si tenta di scardinare, sotto la spinta e l’ azione del maligno l’ ordine stabilito dal Creatore sull’ uomo e sulla donna, sulla famiglia naturale, sulla vita e sulla creazione stessa.
Ecco, però, che se anche ci viene posto di fronte questa drammatica realtà, che riguarda ciascuno di noi, il nostro cuore, la nostra vita, da questa festa ci viene un grande messaggio di speranza.
o Dio guida la nostra storia e, nonostante la forza inaudita del male sembri dilagare, quasi ad essere vincente sconvolgendo il mondo alla fine non avrà l’ ultima parola, non vincerà, perché nel Signore Gesù è già stato sconfitto. Fra poco sentiremo queste parole: “In lei, [Maria], primizia e immagine della Chiesa hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza”
o Maria Assunta è questo segno per tutta la Chiesa, ma anche per ciascuno di noi, chiamato a condividere con lei questa realtà. Questa è la meta a cui siamo chiamati, a cui rivolgere i nostri cuori, i nostri desideri, ma questa è anche la certezza di chi ha presso il Signore una grande Madre che sempre intercede.
o La grandezza e la bellezza di Maria Assunta in cielo ci insegnano, però, al tempo stesso una grande verità! Per un attimo ripensiamo a tutta la vicenda umana, terrena di Maria. Ripercorriamo nella mente e nel cuore il bellissimo cantico del Magnificat e arriviamo a questa conclusione: “ L’ uomo, [di fronte a Dio], diventa grande quando si fa piccolo.” Questa è l’ unica grandezza, quella che conta, che vale, che è vera. Con buona pace di tutti i potenti della terra che si sono succeduti nella storia e di quelli attuali. Quelli che non sanno essere umili di fronte a Dio e alle grandi responsabilità che vengono loro affidate e vivono nella continua ricerca di se stessi e della propria personale affermazione.
Di fronte a Dio dobbiamo farci piccoli e lasciarlo operare facendo la sua volontà. Fare la volontà del Signore non è sempre facile, ma la Vergine Madre ci insegna che basta affidarsi, mettersi nelle sue mani, lasciargli prendere la nostra mano e farci condurre da Lui!
Come ha scritto qualcuno: Dio è lì con la sua proposta di pace, di gioia che da sola può cambiare una vita segnata dalla morte in una nuova realtà, come è accaduto alla Vergine Assunta!
Non abbiamo paura di affidarci al Signore Gesù, e Maria, Madre nostra e Madre della Chiesa interceda dal suo Figlio i doni necessari perché ciò avvenga e per poter essere anche noi dove Ella è già!
Deo Gratias qydiacdon