Al peggio sembra non esserci fine.
Nell’islamico Sud Sudan migliaia di profughi in fuga dalla guerra e dalla miseria ancora non trovano un attimo di pace.
La discriminazione religiosa verso i cristiani è una piaga purtroppo diffusa nel Sud Sudan, paese guidato dal regime islamista di Al Bashir, in cui vige la sharia islamica e dove la persecuzione anti cristiana ha raggiunto livelli gravissimi.
Diverse donne sono state arrestate all’uscita dalle chiese per quello che viene chiamato «abbigliamento indecente», ovvero semplici gonne, almeno 17 chiese sono già state demolite, non sono concesse le autorizzazioni per costruire nuovi edifici di culto e le proprietà ecclesiastiche vengono confiscate.
Tutto questo è inaccettabile, ma lo è ancora di più ciò che è accaduto ad alcuni bambini cristiani:
«I bambini cristiani nei campi profughi sudanesi sono costretti a recitare le preghiere islamiche per ricevere il cibo».
Questa è la denuncia di una fonte locale, protetta dall’anonimato per timore di ritorsioni,che Aiuto alla chiesa che soffre (Acs), fondazione pontificia ha recentemente riportato.
Non possiamo restare indifferenti!
Unisciti con la preghiera per sostenere nella prova i cristiani del Sud Sudan!
Silvio Dalla Valle
Responsabile Campagna Osservatorio sulla Cristianofobia