Spirito Santo
Il primo nome attribuito alla terza persona divina è appunto: “Spirito Santo”. Riflettendo su di esso qualcuno potrebbe giustamente obiettare che è un nome comune e quindi non sarebbe adatto ad indicare, a “nominare” una Persona divina. Anche il Padre infatti è “Spirito” ed evidentemente “Santo”; anche il Figlio è tale; sono Spiriti santi gli angeli; perfino le anime purganti, ( le anime sante del purgatorio). Questo è vero, tuttavia diciamo che tale nome è “appropriato” alla Terza Persona divina, dando alla parola “Spirito” il senso di “ Colui che è spirito” che cioè procede per “spirazione” d’ amore dal Padre e dal Figlio; e alla parola “Santo” il senso di colui che dice ordina alla volontà del Padre e del Figlio.
S. Agostino trova la motivazione della denominazione proprio nel fatto che l’ essere spirito e l’ essere santo costituiscono la descrizione dell’ essenza di Dio stesso, di ciò che lo caratterizza in quanto Dio.
Amore
Altro nome attribuito allo Spirito Santo è Amore: lo Spirito Santo è Amore, è l’ Amore.
Effettivamente la rivelazione cristiana ci dice che Dio stesso è Amore, ( 1 Gv 4,8-16 ), quindi ci domandiamo ancora come questo nome possa essere attribuito in modo specifico allo Spirito Santo. Certo
Dio è amore perché alla sua perfezione essenziale non può mancare quella dell’ amare, la quale è perciò comune alle tre persone divine. Dio è ancora amore perché tra le operazioni dell’ intimo mistero trinitario dall’ amore del Padre e del Figlio procede attivamente lo Spirito Santo.
S. Agostino commentando il testo della 1 Lettera di Giovanni dice: “ Dio è Amore”: “ Lo Spirito Santo con quello che ci ha donato, ci fa dimorare in Dio e fa dimorare Dio in noi. Ma ciò lo fa l’ Amore. Egli stesso, lo Spirito, dunque, è Dio in quanto amore”.
Lo Spirito santo è quindi il pegno infinito dell’ amore che il Padre e il Figlio hanno per noi tutti, hanno per me!
Dono
È un altro dei nomi dello Spirito Santo attribuito espressamente dalla S. Scrittura. Alcuni lo vedono annunciato nelle parole di Gesù alla Samaritana: “Oh se tu conoscessi il dono di Dio”. (Gv 4,10). Più esplicitamente negli Atti, nelle parole di Pietro a Simon Mago il quale voleva comprare il potere di imporre le mani e dare lo Spirito Santo: “ Il tuo denaro sia teco in perdizione, perché hai ritenuto di possedere con il denaro il dono di Dio”. ( Atti 8,20). In modo più diretto ed esplicito Gesù promette agli Apostoli che riceveranno il Dono dello Spirito santo, ed ancora, sempre S. Pietro promette ai primi cristiani che dopo la loro conversione riceveranno il dono dello Spirito Santo. Effettivamente ogni cosa che riceviamo gratuitamente è dono, e in questo senso la grazia santificante è dono, e Dio stesso Uno e Trino è dono per noi secondo la promessa di Gesù: “«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.” E quindi possiamo facilmente comprendere che “ la nostra fede sarà più piena, la nostra pietà sarà più viva, la nostra carità sarà più sollecitante, se più assiduamente il nostro animo va al Dono che, sussistendo eternamente nella reciprocità tra il Padre e il Figlio, è divenuto nostro, lo Spirito Santo” (G. Perrino, Cristiani nello Spirito).
Paraclito
Altri nomi sono attribuiti dalla Scrittura allo Spirito Santo, fra i tanti quello di Paraclito. Questo titolo è entrato nella pietà popolare anche come invocazione alla Benedizione Eucaristica: “Benedetto lo Spirito Santo Paraclito”. Gesù promette agli Apostoli il Paraclito: “«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre…
( Gv 14,15-16). Gesù sta per lasciare i discepoli, essi sono addolorati e promette loro un altro Assistente che possa essere il loro “Consolatore”. Fino ad allora era stato Lui l’ Assistente consolatore dei suoi discepoli, fra breve lo Spirito Santo sarà, per sempre, il loro Assistente, il loro Protettore, non abbandonerà mai i Discepoli né i fedeli dei secoli futuri per essere per loro lo Spirito di verità in opposizione allo Spirito del Mondo di errore, di menzogna, di seduzione. Il nome di Paraclito di Paraclito è denso di significato e può essere tradotto con “Avvocato, Difensore, Protettore, Assistente, Consolatore” Quest’ ultima forma è senz’altro quella più diffusa. Consolatore, accettata anche dalla Liturgia che invoca lo Spirito con il titolo di Consolatore perfetto e prega perché i fedeli possano godere sempre il suo conforto.
Ciò corrisponde molto bene al compito dello Spirito presso i discepoli dopo l’ Ascensione di Gesù, e quindi presso tutta la Chiesa.
La liturgia nella solenne Sequenza di Pentecoste Lo chiama “ Dono di Dio altissimo”, e la solenne IV preghiera eucaristica afferma che lo Spirito Santo è stato mandato quale primo dono ai credenti a perfezionare la sua opera nel mondo e compiere ogni santificazione”.
S. Tommaso afferma: “ lo Spirito Santo è dato gratuitamente, e procede come amore, per il quale e dal quale ci viene ogni ulteriore grazia divina, è cioè in noi la ragione di tutti gli altri doni”
S. Agostino: “Che cos’è lo Spirito Santo se non il regalo del Padre, se non il dono del Figlio? Sì lo Spirito Santo è dono al di sopra di ogni altro dono, e dono che non è dovuto a nessuno, e dono che viene accordato gratuitamente”.
Con S. Paolo possiamo davvero dire che: “la speranza non inganna, perché i nostri cuori sono stati riempiti dell’ amore di Dio mediante lo Spirito Santo, che ci è stato dato”
Da: U. Tomarelli