Abbiamo fatto di Gesù l’icona di un buonismo melenso e dolciastro che non ha fondamento nel Vangelo. E questa “macchietta” la spacciamo come ultima scoperta di una Chiesa che ha finalmente compreso il motivo per cui Cristo l’ha fondata: creare una società migliore, aperta, accogliente, inclusiva. Sarò franco: a me non risulta!
Che Cristo sia morto in Croce per una società più giusta è una devastante invenzione, foriera di altrettante devastanti delusioni per l’anima. Cristo è morto in Croce per riparare l’ingiustizia commessa da noi uomini nei confronti di Dio Padre, strapparci dalla schiavitù del demonio dove eravamo finiti dopo il peccato originale, quindi dall’ inferno, e aprirci le poste del cielo. Ha messo in piedi la Chiesa per custodire e insegnare inalterata questa verità e fornirci i mezzi soprannaturali (sacramenti) per raggiungere la Meta.
“Volete andarvene anche voi?” chiese Gesù a quanti gli contestavano la durezza del suo linguaggio. Sappiamo come andò a finire. Che Dio ci conceda la grazia di rispondere come Simon Pietro. “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”.
Da: La versione di Barra – La pagina dei Lettori: Guerra e Pace. ( Il Timone, art. ridotto)