1 Domenica di Avvento 2023

Vangelo Mc 13,33-37
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Parola del Signore
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Inizia un nuovo anno liturgico in cui ci viene proposto, dalla liturgia la lettura del Vangelo di Marco.
“Non si comincia dal paragrafo iniziale del suo Vangelo, che sarà oggetto di lettura nella settimana prossima: si parte dal punto in cui terminerà la penultima settimana dell’anno, con l’annuncio del ritorno di Cristo: “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria”.
A prima vista, ciò può sembrare strano ed illogico. Invece, nella liturgia, c’è un’estrema sottigliezza nell’effettuare il cambiamento di tono: la nostra attenzione, che nelle ultime settimane era centrata sul giudizio e sulla fine del mondo, si sposta ora sul modo di accogliere Cristo: non con paura, ma con impazienza, proprio come un servo che attende il ritorno del padrone (Mc 13,35).
In quanto preparazione al Natale, l’Avvento deve essere un tempo di attesa nella gioia. San Paolo interpreta il nostro periodo d’attesa come un tempo in cui dobbiamo testimoniare Cristo: “Nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo” (1Cor 1,7).”

Si ritrova nel Vangelol’ idea dell’ imminente ritorno del Signore; al tempo stesso ci rende avveduti contro la tentazione di identificare i segni
dei tempi, per definizione mai del tutto chiari e sempre approssimativi e ambigui, sintomi certi e incontrovertibili della fine. Attenzione ai millenarismi! la storia passata deve insegnarci!
In tempi di confusione come il nostro, il Vangelo ha l’intento di richiamarci alla fedeltà a Cristo. L’ Avvento è, quindi, tempo di accoglienza del Signore e per prepararci alla venuta di Cristo.

E’ Anche tempo di preparazione di accoglienza non passiva, ma come dice la preghiera dei colletta della Messa: “O Dio, nostro Padre,
suscita in noi la volontà
di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene,
perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria
a possedere il regno dei cieli.”

Ma quali sono queste buone opere? Ce le diceva il Vangelo di Mt: “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, [36] nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.” Sono le opere dell’ amore!
dunque, saremo valutati sull’amore che abbiamo donato agli altri ogni giorno: a scuola, a casa, in parrocchia, nelle varie attività che svolgiamo… ovunque.
“State attenti…vegliate…vigilate… non addormentatevi…” sono i verbi che ci accompagneranno per tutto questo periodo di Avvento.
Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con speranza, ma anche con operosità.

BUON AVVENTO A TUTTI

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