Domenica di Pasqua 2023

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore
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Meditazione

Vi è un momento, l’aurora è l’apparizione della luce, dorata e talvolta rosea o purpurea e anche ramata, che appare nel cielo poco prima del sorgere del Sole. Essa costituisce l’ultima fase del crepuscolo mattutino o alba. Poi il sole sorge e illumina ogni cosa.
Qualcosa di simile è avvenuto Anche questa notte all’inizio di questa veglia. Dapprima la notte, poi una luce piccola, quella del cero che poi si è diffusa in tante altre luci, le candele che avevamo ma che da quella prima luce hanno attinto. E’ la luce del risorto che viene ad illuminare la vita di ognuno di noi e che infonde speranza, forza e gioia perché ci annuncia che Dio è il Dio della vita che trionfa, sconfigge il peccato e la morte per introdurre l’uomo nell’eternità.
Nella grande lettura dalla Creazione al Vangelo colgo due aspetti. Primo è la presenza di Dio nella storia dell’uomo. Un Dio quindi che non si disinteressa. In questa storia Egli porta avanti il suo progetto che ha come finalità il nostro bene attraverso vie che solo a Lui sono conosciute, ma che hanno una meta sicura. La salvezza dell’uomo e la vita per sempre, la vita eterna in Lui, questo è quanto di più grande ci possa accadere nonostante le difficoltà e le tribolazioni che accompagnano la nostra condizione terrena. Questa luce non deve essere spenta mai.

L’ altro aspetto è quello dell’incomprensione. Gesù aveva annunciato la sua risurrezione, ma le donne vanno a cercare un cadavere, ma sono preoccupate. Loro deboli donne come faranno a rimuovere la pietra che chiude il sepolcro? Ma la pietra era già stata rimossa. E pensano che il corpo di Gesù sia stato trafugato e corre dai discepoli, Maria. I discepoli dubitano di lei, anche loro si sono scordati delle parole di Gesù. Questo lo facciamo anche noi quando, dando credito ad altre parole, a chimere, ci dimentichiamo o facciamo così fatica a credere nell’annuncio della Risurrezione che ci viene fatto dalla Parola del Signore, dalla Chiesa. Ecco allora che Pietro e Giovanni corrono al sepolcro e vedono … S. Giovanni annota che crede ancora prima delle apparizioni del risorto, che leggeremo nelle Domeniche di Pasqua. “E vide e credette”.

Eppure non vedono il Risorto, ma solo dei segni! Anche noi siamo chiamati a vedere il Signore vivente e risorto in segni, che sono i Sacramenti, segni autentici al di là di quello che sono la semplicità come il Pane e il vino, il mangiare, il versare un po’ di acqua sul capo, di un po’ d’olio con il quale si viene unti, eppure sono incontri con il Vivente. Scrive un commentatore: “ Gesù, quando apparve alle donne disse loro di andare al cenacolo e riferire agli apostoli che voleva incontrarli. La stessa cosa Gesù dice anche a noi: volglio incontrarvi. E non solo una volta. Ma ogni Domenica durante la S. Messa. Perché ogni Domenica celebriamo la Risurrezione di Gesù. Vi auguro che questo incontro con Lui durante la Messa e nella Santa Comunione, sia per voi- come lo fu per gli apostoli – fonte di gioia e di speranza”

Buona e Santa Pasqua qydiacd

Monastero di Bose - La resurrezione di Gesù di Nazareth

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