L’ ipocrisia è una mala pianta e può crescere nei luoghi più impensati. In famiglia quando esigo dai bambini che dicano le preghiere, ma io non prego mai. A scuola esigo tutto dal maestro e io sono sempre distratto. Durante la Liturgia faccio il volto del contemplativo, ma in realtà penso alla schedina della SISAL. All’ambone, come prete, posso dire anche belle parole, ma poi come uomo, in altra sede razzolo male. Mi preoccupo più di apparire che di essere e curo la mia immagine più che la mia coerenza interiore. Mi piace essere onorato, sebbene conduca una vita disonorevole. Mi piace stare anche sopra agli altri, anziché stare accanto agli altri.
Signore, sono proprio una grande grattacapo per Te. Fino a quando sopporterai questa mia doppia mia faccia?
A. Dini