La mia preghiera, questa sera, è un grazie Signore. A volte abbiamo il dubbio che tu sia troppo indaffarato e distante, per amarci singolarmente.
Invece le parole del tuo Figlio sono chiare: uno ad uno, chiamando ogni individuo per nome. Tu ricordi non solo il nostro nome, ma anche le nostre storie; non solo ciò che conosciamo di noi stessi, ma anche ciò che ci è oscuro.Sai quali sono i pascoli migliori e ci conduci là ogni giorno. Siamo noi che tendiamo a scantonare, mettendoci spesso nei guai.
E tu, paziente, corri al recupero di chi è smarrito, senza forzargli i tempi, ma aspettando il suo ritorno. Quando ci chiami lo fai sempre per noi, e mai per te.
Non sei tu ad avere bisogno di noi, siamo noi ad aver bisogno di te.
Grazie per questo amore che si rinnova sempre, con un affetto e un calore non sempre riscontrabili nel nostro mondo. È per questo motivo che rinnovi una sola richiesta: come avete ricevuto, date!
Imparate ad essere pastori come me.
S. Messina. – P.Raimondo in: Avvenga secondo la nostra fede.