Siamo alle porte della festa-business che tutte le coppie aspettano con ansia, quella di San Valentino: i negozi specializzati e non nella vendita di piccoli regali pullulano di biglietti per ogni forma e gusto, al punto che trovare quello più gradito risulta cosa assai facile, visto che ne esistono davvero per tutti i gusti.
Proprio per questo fino ad oggi nessuno si era mai posto il problema legato al fatto che gli omosessuali si potessero sentire “discriminati” persino per i bigliettini di San Valentino, poiché magari la maggior parte delle coppie gay si erano per una buona volta accontentate del bigliettino a cuore che non fa differenze di alcun tipo.
E invece no, ci ha pensato il Regno Unito, dove l’industria della cartolina ha un valore stimato di 1,7 miliardi di sterline di cui 40,2 milioni derivano dalla festa di San Valentino, calcolando che i cittadini acquistano in media 31 bigliettini all’anno.
Ora una famosissima catena di supermercati inglesi, “Saisbury”, ha pensato di aumentare il business di bigliettini per la c.d. “festa degli innamorati” con immagini stilizzate rappresentanti coppie del medesimo sesso, come nell’immagine posta sopra.
Queste cartoline sono disponibili in quasi 500 punti vendita di tutto il Regno Unito, al prezzo di due sterline circa.
Ancora una volta possiamo dunque concludere che l’omosessualismo imperante dilaga in ogni parte del suolo mondiale, contraendo, ogni giorno di più, risultati inaspettati e quanto mai inquietanti.
Nel caso sopra scritto non vi è però, in fondo, granché di cui meravigliarsi: d’altronde “Love is Love“.
Cristiano Lugli in Corrispondenza Romana