Sul blog del vaticanista Sandro Magister viene pubblicato un documento, firmato da studiosi dei cinque continenti, di sostegno ai “dubia” posti da quattro cardinali in merito all’intepretazione del capitolo VIII dell’esortazione Amoris laetitia. Lo riportiamo di seguito:
DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO AI “DUBIA” DEI QUATTRO CARDINALI
Come studiosi e pastori d’anime cattolici, desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine e il nostro pieno sostegno alla coraggiosa iniziativa dei quattro membri del collegio dei cardinali, le loro eminenze Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Carlo Caffarra, Joachim Meisner.
Essi, come è ampiamente noto, hanno sottoposto formalmente quattro “dubia” a papa Francesco, richiedendogli di chiarire cinque punti fondamentali della dottrina cattolica e della disciplina sacramentale, il cui trattamento, nel capitolo VIII della recente esortazione apostolica “Amoris laetitia”, sembra essere in conflitto con la Sacra Scrittura e/o con la Tradizione, e con gli insegnamenti dei precedenti documenti pontifici, in particolare l’enciclica “Veritatis splendor” e l’esortazione apostolica “Familiaris consortio” del papa san Giovanni Paolo II.
Il papa ha finora declinato di rispondere ai quattro cardinali. Ma, dato che in sostanza ciò che si domanda è se gli importanti documenti menzionati richiedono ancora il nostro pieno assenso, riteniamo che il persistente silenzio del Santo Padre possa esporlo all’accusa di negligenza nell’esercizio del ministero petrino di confermare i suoi fratelli nella fede.
Vari prelati di spicco hanno aspramente criticato la richiesta dei quattro cardinali, senza tuttavia dare un contributo al chiarimento delle loro pertinenti domande. Abbiamo letto tentativi di interpretazione dell’esortazione apostolica in un’ “ermeneutica di continuità”, da parte del cardinale Christoph Schönborn e del professor Rocco Buttiglione, ma non vi abbiamo trovato alcuna prova della loro tesi secondo cui gli elementi nuovi che si trovano in “Amoris laetitia” non contrasterebbero con la legge divina, ma contemplerebbero solo legittimi cambiamenti nella pratica pastorale e nella disciplina ecclesiastica.
In effetti, secondo vari commentatori, tra cui in particolare il professor Claudio Pierantoni in un recente studio storico-teologico, hanno argomentato che, come risultato della diffusa confusione e della divisione che è conseguita alla promulgazione di “Amoris laetitia”, la Chiesa universale sta entrando in un momento gravemente critico della sua storia, che presenta allarmanti somiglianze con la grande crisi ariana del IV secolo. Durante tale conflitto catastrofico, la maggioranza dei vescovi, compreso perfino il successore di Pietro, vacillarono sulla stessa divinità di Cristo. Molti non caddero pienamente nell’eresia; tuttavia, disarmati dalla confusione o debilitati dalla timidezza, cercarono formule di convenienza o di compromesso, nell’interesse della “pace” e dell’“unità”.
Oggi siamo testimoni di una simile crisi metastatica, questa volta su aspetti fondamentali della vita cristiana. Da una parte si continuano a predicare, a parole, l’indissolubilità del matrimonio, il carattere gravemente peccaminoso della fornicazione, dell’adulterio e della sodomia, la santità della sacra eucaristia e la terribile realtà del peccato mortale. Dall’altra, tuttavia, un numero crescente di importanti prelati e teologi stanno incrinando o negando di fatto tali dottrine – e persino l’esistenza stessa delle proibizioni negative assolute, senza eccezioni, della legge divina, che governano la condotta sessuale – con il loro esagerato e unilaterale accento sulla “misericordia”, l’“accompagnamento pastorale” e le “circostanze attenuanti”.
Dato che il pontefice regnante lancia segnali assai confusi in questa battaglia contro “i principati e le potestà” del Nemico, la barca di Pietro sta andando pericolosamente alla deriva, come una nave senza timone e, in effetti, mostra sintomi di incipiente disintegrazione.
In tale situazione, crediamo che tutti i successori degli Apostoli abbiano un grave e urgente dovere di parlare con chiarezza e forza per confermare gli insegnamenti morali esposti chiaramente nel magistero dei papi precedenti e del Concilio di Trento. Diversi vescovi e un altro cardinale hanno già affermato di considerare pertinenti e opportuni i cinque “dubia”. Da parte nostra, speriamo ardentemente e preghiamo ferventemente, perché molti altri aderiscano ora pubblicamente non solo alla rispettosa domanda dei quattro cardinali al successore di Pietro, perché confermi i suoi fratelli su questi cinque punti della fede “che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Gd 1, 3), ma anche alla raccomandazione del card. Burke secondo cui, se il Santo Padre dovesse omettere di farlo, i cardinali collettivamente gli si rivolgeranno con una forma di correzione fraterna, nello spirito dell’ammonizione fatta da san Paolo all’apostolo Pietro ad Antiochia (Gal 2, 11).
Affidiamo questo grave problema alle mani e all’intercessione celeste dell’Immacolata Vergine Maria, Madre della Chiesa e vincitrice di tutte le eresie.
8 dicembre 2016, Festa dell’Immacolata Concezione
Msgr. Ignacio Barreiro Carambula, STD, JD, Chaplain and Faculty Member of the Roman Forum
Rev. Claude Barthe, France
Dr. Robert Beddard, MA (Oxon et Cantab), D.Phil (Oxon), Fellow emeritus and former Vice Provost of Oriel College, Oxford
Carlos A. Casanova Guerra, Doctor of Philosophy, Full Professor, Universidad Santo Tomás, Santiago de Chile
Salvatore J. Ciresi MA, Notre Dame Graduate School of Christendom College, Director of the St. Jerome Biblical Guild
Luke Gormally, PhL, Director Emeritus, The Linacre Centre for Healthcare Ethics (1981-2000); Sometime Research Professor, Ave Maria School of Law, Ann Arbor, Michigan (2001-2007); Ordinary Member, The Pontifical Academy for Life
Rev. Brian W. Harrison OS, MA, STD, Associate Professor of Theology (retired); Pontifical Catholic University of Puerto Rico; Scholar-in-Residence, Oblates of Wisdom Study Center, St. Louis, Missouri
Rev. John Hunwicke, MA (Oxon.), Former Senior Research Fellow, Pusey House, Oxford; Priest of the Ordinariate of Our Lady of Walsingham; Member, Roman Forum
Peter A. Kwasniewski PhD (Philosophy), Professor, Wyoming Catholic College
Rev. Dr. Stephen Morgan DPhil (Oxon), Oeconomus Diocese of Portsmouth, Lecturer in Sacramental Theology, Associate Staff, Maryvale Institute
Don Alfredo Morselli STL, Parish priest of the Archdiocese of Bologna
Rev. Richard A. Munkelt PhD (Philosophy), Chaplain and Faculty Member, Roman Forum
Rev. John Osman MA, STL, Parish priest in the archdiocese of Birmingham, , former Catholic chaplain to the University of Cambridge
Dr Paolo Pasqualucci, Professor of Philosophy (retired) University of Perugia
Dr Claudio Pierantoni, Professor of Medieval Philosophy in the Philosophy Faculty of the University of Chile, Former Professor of Church History and Patrology at the Faculty of Theology of the Pontificia Universidad Católica de Chile, Member of the International Association of Patristic Studies
Dr John C. Rao D.Phil (Oxon.), Associate Professor of History, St. John’s University (NYC), Chairman, Roman Forum
Dr Nicholas Richardson. MA, DPhil (Oxon.), Fellow emeritus and Sub-Warden of Merton College, Oxford, and former Warden of Greyfriars, Oxford
Dr Joseph Shaw MA, DPhil (Oxon.), Senior Research Fellow and Tutor in Philosophy at St Benet’s Hall, Oxford University
Dr Anna M. Silvas FAHA, Adjunct research fellow, University of New England, Armidale, NSW, Australia
Michael G. Sirilla PhD, Director of Graduate Theology, Franciscan University of Steubenville, Ohio
Professor Dr Thomas Stark, Phil.-Theol. Hochschule Benedikt XVI, Heiligenkreuz
Rev. Glen Tattersall, Parish Priest, Parish of Bl. John Henry Newman, Archdiocese of Melbourne; Rector, St Aloysius’ Church, Melbourne
Rev. Dr David Watt STL, PhD (Cantab.), Priest of the Archdiocese of Perth; Chaplain, St Philomena’s chapel, Malaga
Sinodo 2015 Osservatorio