Maria, donna dell’attesa e della speranza,
rendici capaci di guardare oltre il presente,
soprattutto il presente segnato dalla sofferenza.
Ma aiutaci anche a non fuggire da quella storia
in cui si dipana la nostra vita reale,
perché è questo, e solo questo,
il luogo in cui siamo chiamati a seguire Gesù,
a tentare giorno dopo giorno di farci suoi discepoli.
Aiutaci a toglierci le maschere,
le letture distorte, grette ed egoiste della realtà,
che ci falsano la percezione che abbiamo di noi stessi
e della nostra storia,
degli altri e delle loro intenzioni;
aiutaci a saper leggere con sguardo puro,
purificato dall’amore,
tutto ciò che accade in noi e attorno a noi.
Aiutaci a stare sotto la croce con te,
anche quando siamo assaliti
da difficili e angoscianti perché.
Tu che hai ascoltato lo straziante perché
gridato dal Crocifisso,
rendici capaci di collocare le nostre domande
nella sua grande, drammatica domanda,
per poter in Lui, nella risposta che è Lui,
ritrovare anche la nostra risposta.
Rendici desti per l’alba della risurrezione,
attesa e sperata dopo la grande tragedia,
dopo il silenzio impaurito,
dopo la gelida notte,
in cui Cristo pareva non esserci più.
Nonostante il buio tenda spesso
a soffocare le nostre flebili luci,
fa’ che il bagliore di quell’alba
diventi forza di ogni giorno,
anche di quelli in cui la croce sembra gettare su tutto
un’ombra troppo grande e troppo oscura.
Noi rimarremo lì, sotto la croce, con te,
perché di quell’alba
già abbiamo intravisto il fulgore.
Amen