Il nostro incontro con te, Gesù,
non ha nulla di magico, di istantaneo:
passa attraverso la testimonianza di uomini,
ma poi ha bisogno del fuoco del desiderio
che induce a mettersi per strada,
a cercare, a porre domande
e a trovare il tempo indispensabile
per ricevere le risposte attese,
per raggiungere una conoscenza profonda.
Così è grazie al Battista che i due discepoli ti seguono
ed è tramite Andrea che tu raggiungi Pietro.
E ognuno deve percorrere la sua parte di cammino
se vuole entrare in relazione autentica con te.
Ognuno, comunque, deve rimanere con te,
accogliere la tua parola,
se intende conoscerti non in modo approssimativo,
ma da vicino, intimamente.
Ecco perché tanti percorsi di fede
rimangono perennemente bloccati:
perché non c’è tempo per te
e si vivono solamente entusiasmi epidermici,
fuochi di paglia che presto
si spengono senza lasciare traccia.
Ecco perché diventare tuoi discepoli
non è il frutto spontaneo
dell’ ambiente in cui si è nati,
ma esige una scelta, una decisione
e la fatica di compiere un itinerario
con la costanza di ogni giorno.
Del resto, questa è l’ avventura
più importante della nostra vita.
R. Laurita in Servizio della Parola