Nessun dubbio che Gesù Cristo sia morto per tutti. Però i testi di riferimento per la consacrazione eucaristica parlano di Sangue versato per “molti” e così suona l’ originale latino: “ pro vobis et pro multis”. Invece in italiano ( e in altre lingue) “molti” è reso con tutti: “ per voi e per tutti”:
Innescata da Benedetto XVI avvampò una polemica e sembra che la CEI preferì restare su “tutti”, nonostante l’ invito ratzingheriano verso i “molti” ( con Pio XII non sarebbe mai successo!). Sta di fatto che nel NT si trovano citazioni come queste: “ molti sono chiamati, ma pochi eletti” (MT22,14); “così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza2 (1Cor 10,33); “ così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta” (Eb 9,28).
Che facciamo? Cambiamo anche la traduzione di questi versetti, oppure accettiamo che c’è un’intenzione universale di salvezza, ma una’ attuazione concreta verso i “voi” presenti e i “molti”?
Cambiamo anche questi versetti oppure accettiamo che all’ Eucaristia tutti sono chiamati ma non tutti sono in grado di accostarvisi?
Da Il Timone, Gennaio 2016