Raccontaci Maria che hai visto sulla via?
Potrebbe essere la domanda che un ipotetico interlocutore ci potrebbe rivolgere: cosa hai visto tu che celebri la Pasqua di Gesù, la festa più grande e più importante per ogni cristiano. Se mi rivolgessero questa domanda, risponderei :
Ho visto delle strade e degli aereoporti insanguinati, morti straziati dalle bombe fatte esplodere da chi in nome di Dio uccide, violenta, crocifigge, sgozza. Ho visto uomini e donne che non accettano di essere tali.
Ho visto fabbricare e comprare bambini che non sapranno mai chi è il loro vero padre e la loro vera madre.
Ho visto persone morte di fame e altre buttare il cibo. Disperati a cui è stata cancellata ogni dignità, gente senza lavoro piangere perché cacciati dalla loro casa. Anziani soli e abbandonati. Ingiustizie e sopraffazioni di ogni genere e un’umanità che sembra sempre più precipitare nel baratro della lontananza di Dio, un mondo in cui Dio sembra essere sconfitto.
Ho sentito promettere da tanti affabulatori di felicità e di paradiso a buon mercato: saranno la cultura, il progresso, il benessere a rendere felice l’ uomo … ma non è stato così.
Altri dire: per essere felici bisogna liberarsi da ogni tipo di morale, andando anche contro la natura, ognuno potrà costruirsi la sua felicità, non avendo freni lasciando libero ogni desiderio ed ogni istinto.
E allora la risposta a tutto questo è credere di fronte al fatto che qualcuno ha detto di avere trovato una tomba vuota, senza un cadavere questa sarebbe la risposta che hai trovato?
Certamente credere alla Risurrezione non è facile, non lo è oggi come nel passato perché vi è da affrontare un travaglio, un passare dal buio alla luce, dal dolore alla gioia, dalla morte alla vita, dalla tristezza alla gioia, dall’ ostinazione alla gioia.
Non è stato facile credere nemmeno per gli apostoli, perché assieme a Gesù era stata crocefissa la loro speranza, nella tomba di Gesù era stata sepolta.
Ma vanno gli apostoli. Certo, Pietro vede, e torna stupito, ma nello stesso tempo chissà quante domande cominciano ad apparire nella sua mente, comincia ad aprirsi una porta, non è ancora la fede del discepolo “prediletto”. È quella porta che permette poi di incontrare personalmente Colui che era stato posto in quella tomba, ma che è risorto, è il vivente e ci permette di riconoscerlo nei tanti segni di Risurrezione che ci sono anche oggi e nei testimoni credibili in oltre duemila anni di cristianesimo. Uomini e donne che, a partire dallo stesso S. Paolo, con la loro vita ci hanno detto:“ guardate che il Signore è veramente risorto: io l’ ho incontrato”.
E qui non posso non pensare ai nuovi martiri di oggi! Cosa li spinge a donare la loro vita, come le suore uccise nello Yemen, ad Aden, mentre assistevano degli anziani, e a tutti “i perseguitati, che nella sofferenza continuano a dare testimonianza a Gesù e al vangelo, a tutte quelle nostre sorelle e fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati, decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco”. ( Papa Francesco)
Penso a santi come Caterina da Siena che dice: “ Ho incontrato Cristo e lui mi ha preso per mano e mi ha guidato in imprese che io nemmeno sarei stata capace di pensare. Cristo è risorto! Tutti capite che un morto esce dallo schema della storia: Cristo invece è presente. È presente perché è risorto”.
Segni di Risurrezione sono tanti ministri della Chiesa che si spendono in un servizio umile e silenzioso, tanti cristiani che vivono la fedeltà al loro Battesimo, tanti coniugi e famiglie che vivono la loro vocazione matrimoniale attraverso le insidie di una morale relativista ed edonista.
Mi parlano di Risurrezione tutte quelle persone semplici ed umili che attraverso le difficoltà quotidiane vivono la loro fede certo che il Signore è vicino.
Tante persone generose che mettono a disposizione gratuitamente se stesse e il loro tempo per gli altri, i soli, i disperati, i poveri.
Mi parlano di risurrezione tutti quei malati, che pur sapendo che la loro malattia non avrà un esito felice, la affrontano certi che il Signore non li abbandonerà.
Ogni bambino che viene battezzato, ogni Eucaristia che viene celebrata, ogni persona che entra in confessionale, ogni ministro che viene ordinato, ogni Sacramento che viene celebrato mi parla del Risorto.
Segno di Risurrezione è la Chiesa che ancora continua ad annunciare il Vangelo della Risurrezione nel mondo nel tempo, nella storia, fino alla consumazione del tempo, quando il Signore tornerà glorioso.
Sì anche io come Maria Maddalena posso rispondere ho incontrato:
“la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni … Cristo, mia speranza è risorto e mi precede …” mi precede in quella Galilea che è il mondo di oggi per riaccendere quella speranza che nasce dal sapere che la nostra esistenza ha una meta certa, sicura, e che la strada è tracciata, la meta è la Risurrezione, la via è il Signore Gesù e con lui una vita vissuta nell’ amore di Dio, nell’ amore a Dio e ai fratelli.
Buona Pasqua, Gesù è veramente risorto e ci precede, ci accompagna e ci sostiene, egli è la speranza che non delude.
Deo gratias qydiacdon