C’è stato un periodo – e non è ancora del tutto superato – in cui si rifiutava il cristianesimo proprio a causa della Croce. La Croce parla di sacrificio, si diceva, la Croce è segno della negazione della vita. Noi invece vogliamo la vita senza restrizioni e senza rinunce. Vogliamo vivere, nient’altro che vivere. Non ci lasciamo limitare da precetti e divieti: noi vogliamo ricchezza e pienezza – così si diceva e si dice ancora. Tutto ciò suona convincente e seducente; è il linguaggio del serpente che ci dice: “Non lasciatevi impaurire! Mangiate tranquillamente di tutti gli alberi del giardino!” La Domenica delle Palme, però, ci dice che il vero grande “Sì” è proprio la Croce, che proprio la Croce è il vero albero della vita. Non troviamo la vita impadronendoci di essa, ma donandola. L’amore è un donare se stessi, e per questo è la via della vita vera simboleggiata dalla Croce.
[ Nella Croce] possiamo quasi toccare il mistero di Gesù. Preghiamolo perché, nello stesso tempo. Egli tocchi noi ed apra i nostri cuori, affinché seguendo la sua Croce noi diventiamo messaggeri del suo amore e della sua pace.
Benedetto XVI