Racconta Andrè Chamson che durante la prima guerra mondiale una notte, mentre un gruppo di commilitoni avanzava verso le linee nemiche vide una sentinella tedesca che non si era accorta della loro presenza. Prese la mira per colpire quel soldato, ma mentre proprio stava per premere il grilletto, il tedesco cominciò a saltare ea pestare i piedi, agitando le braccia per il freddo. La sorpresa gli fece perdere la mira, ma portò un cambiamento in lui.
Si accorse cioè che quello che un momento prima era soltanto un bersaglio, adesso era un uomo, un uomo come lui, che soffriva il freddo, un uomo con i piedi indolenziti, le mani gonfie e gli occhi gelati, un uomo preoccupato solo del freddo e che aveva completamente dimenticato la guerra. La canna del suo fucile si abbassò e non tentò più di riprendere la mira.
Il freddo aveva cancellato la guerra, ma soprattutto gli aveva mostrato che quello che stava per colpire non era più un nemico, bensì solamente una persona.( da: Abbiate sale in voi stessi. P. Raimondo e S. Messina ed. Effatà)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. (Vangelo di Marco cap. 9)