Senza posa, Signore Gesù cristo, tu mi interpelli e mi domandi: “ Chi dici che io sia?”. Tu sei colui che mi ama fino alla vita che non finisce.
Tu apri davanti a me la strada del rischio.
Tu mi precedi nel cammino della santità, dove è beato chi muore per amore, dove il martirio é
l’ultima risposta. Di giorno e di notte tu preghi in me senza che io sappia come il mio balbettare è la preghiera: chiamarti con il solo nome di Gesù mi conduce alla comunione con te.
Tu sei colui che, ogni mattina, mi pone al dito l’ anello del figlio prodigo, l’ anello della festa. Instancabile tu mi cercavi. Perché ho esitato di nuovo, chiedendo un po’ di tempo per occuparmi dei miei affari? Perché dopo aver messo mano all’aratro mi sono voltato indietro?
Quasi senza accorgermene mi rendevo inadatto a seguirti.
Eppure senza averti visto ti ho amato.
(R. Schulz)