Vangelo di Marco 5, 21-43
Ha fiducia in te quel padre che ti supplica di salvare sua figlia. Tu lo segui, ma gli chiedi di continuare a fidarsi di te anche quando lo avvisano che la fanciulla è morta, perché nulla è irreparabile per te e non sarà certo la morte a pronunciare l’ ultima parola nella lotta tremenda che hai ingaggiato con essa.
Proprio per questo tu sei venuto, Gesù, per strappare alle sue mani uomini e donne di ogni età, di ogni razza e condizione. I segni che offri non sono che l’ anticipo di quanto accadrà alla fine dei tempi, quando finalmente scompariranno dalla faccia della terra la morte e il suo triste corteo di pene e di sofferenze, di malattie e di disagi, di dolori e di lutti.
In quel giorno, Signore, parteciperemo ad una pienezza di gioia che nulla potrà più minacciare o mettere in pericolo. Ma fin d’ora tu ci vieni accanto ed a noi come alla figlia di Giairo, prendendoci per mano, dici: “Alzati”, e ci doni la forza per andare avanti.
Roberto Laurita, in Servizio della Parola