Vivere è camminare: salvarsi è camminare per la strada che dall’esilio mena alla Patria. Il cristiano è un pellegrino. Se uno rifiuta la solidarietà nel camminare, cioè lo sforzo di vivere con gli uomini e per gli uomini, tradisce la propria vocazione d’uomo. La vita ha valore solo in quanto cammino.
Camminare abbandonati e una volontà che si dichiara attimo per attimo, nel nostro dovere che è sempre umile e grande. E dopo aver fatto tutto, senza perfezione, ma con perfetto abbandono e spirito di carità, concludere: “ Sono servo inutile”.
Abbiamo grazie a Dio, una fede che ha provato tutti gli attacchi e una speranza che non si smuove, tanto è ancorata in Cristo. Quindi continueremo a camminare la stessa strada, a pregare e ad amare in silenzio, a parlare con discrezione e fermezza, fino a sera. Non è un’ostinazione, ma una vocazione. Potrò averla capita male, ne sono certamente indegno, ma prego Iddio di rimanerle fedele. È l’unico patrimonio che non voglio perdere
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Da: Il solco, spigolature dagli scritti di don Primo Mazzolari. – EDB